Il concetto di “Tregua Olimpica” nasce nel VIII secolo a.C. nell’antica Grecia, con l’obiettivo di rompere il ciclo dei conflitti in atto e istituire un periodo di pace ogni quattro anni, in concomitanza dei giochi olimpici che iniziarono nel 776 a.C. La tradizione della “Tregua Olimpica” è proseguita poi anche nei Giochi dell’età moderna, ideati dal barone De Coubertin.
La Tregua Sacra (racconta la leggenda) fu istituita su suggerimento dell’Oracolo di Delphi per garantire la sicurezza degli spostamenti di pellegrini, atleti e notabili in viaggio verso Olympia. In effetti diverse cause contribuirono a rendere i Giochi Olimpici un forte fattore di progresso: la cessazione periodica dei conflitti, sancita da accordi vincolanti tra i regnanti del tempo; il valore simbolico attribuito alla competizione; il culto della “perfezione” del corpo atletico che si mostrava nudo agli spettatori dei Giochi; l’esaltazione della vittoria, ispirata nel vincitore dalla sua correttezza e devozione, nonchè mediata dalle rigorose norme etiche ed agonistiche e dal favore degli Dei; gli incontri tra regnanti, tra ministri e dignitari di corte che mitigavano le rispettive vertenze al cospetto di Zeus (Re e Padre degli Dei cui era dedicato il Tempio preminente ad Olympia, ricordato come una della Sette Meraviglie del Mondo).
Tutte queste contribuirono a trovare la via fatidica (il tempo propizio_Kairos) che condusse il popolo Greco ad affermare il carattere unitario della propria identità e l’egemonia della civiltà ellenistica sui popoli del Mediterraneo dell’era preromana.
Questa cultura ha permeato l’evoluzione del pensiero, della scienza e della tecnologia che incontriamo nel nostro mondo, mantenendo caratteri di sorprendente attualità.
L’interpretazione moderna vuole che la Tregua venga attuata nel periodo compreso tra la settimana precedente l’avvio dei Giochi Olimpici e la settimana successiva il termine dei Giochi Paralimpici (sia estivi che invernali) con la finalità di mettere sotto lo stesso cielo le istanze, gli sforzi e le energie che mirano ad attenuare le diseguaglianze ed a pacificare il nostro pianeta.
Nel 1992 il Comitato Olimpico Internazionale ha lanciato un appello affinché fosse osservata la Tregua e ha preso accordi con le Nazioni Unite per permettere agli atleti – che gareggiavano in rappresentanza degli stati formatisi dopo la frammentazione della ex Jugoslavia e dell’Unione Sovietica – di competere ai Giochi della XXV Olimpiade a Barcellona, sotto la bandiera olimpica.
Nel 1993 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato per la prima volta una risoluzione per sollecitare il rispetto della Tregua durante i giochi. Da allora l’Assemblea ha più volte rinnovato tale decisione, ma da sempre la Tregua Olimpica non viene stata rispettata.